XingCha è una sala da tè che ha aperto a Milano meno di un mese fa. Sono stata invitata dalle giovani proprietarie per una piccola degustazione e per parlare del loro nuovissimo progetto. E ne sono rimasta affascinata.
Il locale è un piccolo spazio molto curato ed elegante, con un tavolo centrale nella sala per le degustazioni. L’arredamento è semplice ma raffinato, sui mobili sono disposti oggetti di design in vendita ovviamente concernenti il tè. Ho voluto condividere questa esperienza con la mia amica Lavinia, esperta e appassionata di tè e che grazie alla sua preparazione in materia mi insegna sempre qualcosa di nuovo e inaspettato. Wu Di, una delle due proprietarie, mi illustra il percorso personale che ha portato all’apertura di XinCha:
Il tè è qualcosa che noi cinesi consumiamo quotidianamente. Col tè si può stare insieme, questo l’ho sperimentato in prima persona anche qui in Italia, quando abitavo a Roma — dove mi sono laureata. Lì bevevo il tè con gli amici, che apprezzavano molto questo momento. Sono stati proprio loro a farmi notare che in Italia una presentazione così bella mancava e dunque mi sono convinta a realizzare dei piccoli eventi di tè cinese in pubblico. Successivamente mi sono trasferita a Milano, dove ho incontrato Yiyun.
Yuyin continua il racconto:
Prima di venire in Italia, ho studiato in Francia. Poi mi sono trasferita a Firenze, dove tra l’altro esiste una piccola nicchia di cultori del tè, e in seguito a Milano. Ho subito detto a Wu Di: “Dobbiamo fare qualcosa”. Volevo far conoscere la cultura cinese in un contesto che non fosse un ristorante, non era una cosa che volevo fare e che mi interessava. Volevo creare un contesto che in Italia non c’era. Così il tè ha scelto noi.
In questo modo è nato il progetto XingCha, uno spazio dove sorseggiare dell’ottimo tè selezionato e gustare torte e biscotti realizzati da un forno italiano di fiducia. Voglio saperne ancora di più e Wu Di continua a istruirmi:
Io ho studiato approfonditamente da un insegnante di tè, infatti sono sommelier. Ogni tè ha delle caratteristiche specifiche che aiutano l’uomo a stare meglio. Conoscere ogni peculiarità di ciascun tè può aiutarci a vivere meglio e in salute.
Non è infatti un caso che un proverbio della dinastia Song recita: “Lo Zen e il tè hanno lo stesso sapore”. Il tè cinese ha una genesi antichissima, infatti risale a più di 4000 anni fa. Il sistema di regole della cerimonia è stato istituito durante la dinastia Tang e trasmesso in Giappone dopo il IV secolo d. C.; lì fu denominato Cerimonia del tè, mentre in Corea viene chiamato Il rito del tè. La somministrazione di questa bevanda è a opera di una persona prescelta e avviene in un luogo designato. Ma il tè cinese non è tutto uguale: l’enorme varietà geografica ha permesso una cultura del tè incredibilmente diversificata. E Wu Di sottolinea come di tutto questo in Italia si sappia poco e niente:
In Italia la cultura del tè è quasi inesistente. E’ una bevanda che purtroppo viene ancora associata per esempio all’Earl Grey e si disconosce la vastità delle qualità. Magari si ha un’idea della cerimonia del tè giapponese, estremamente rigida e codificata. In Cina però il tè si beve in un contesto di rilassatezza e pace. E da XingCha proponiamo questa esperienza. Qui le persone entrano con naturalezza e vengono accolte in un ambiente rilassante, dove staccare per qualche momento dalla quotidianità e riposare la mente e il corpo. Qui si è liberi di parlare, non è come nella cerimonia del tè Giapponese dove si osserva il silenzio. E in un clima così disteso le persone sono più disposte ad ascoltare con il cuore.
Continua Yiyun:
Questo è uno spazio dove ci si regala un momento di pace gustandosi una bevanda autentica. La nostra materia prima è di altissima qualità — prima di aprire io stessa sono andata in Cina per cercare i migliori produttori. Inoltre usiamo utensili realizzati a mano da artigiani esperti. La nostra filosofia risiede nel nome che abbiamo scelto: “Xing” ha diversi significati, tra cui “cammino” e “trasmissione”; “Cha” significa “tè”. Dunque “preparare e servire il té”. Ma c’è molto altro. Le parole in cinese, i nostri ideogrammi, celano significati profondi. In questo caso il rituale del tè, e le parole che lo determinano, riguardano anche lo stretto legame che esiste con la natura ed il rispetto che bisogna portare verso essa. La nostra missione è quella di far conoscere tutti questi aspetti agli italiani e infatti organizziamo eventi sul tè cinese, in modo da veicolare il sapere. Siamo alla ricerca di partner commerciali che condividono la nostra visione. Ad esempio, abbiamo stretto una solida collaborazione per ciò che riguarda il mondo del sakè. Con i giapponesi abbiamo un ottimo dialogo, tra l’altro noi proponiamo tè matcha certificato Ippodo — oltre alle oltre 50 varietà di tè selezionati da sommelier cinesi. Vogliamo che tutto questo sapere raggiunga le persone, organizzando eventi culturali con artigiani e artisti.
E a proposito di collaborazioni produttive riguardanti il tè, durante l’incontro partecipa anche Chiara Castoldi di Teaology, che ci illustra come col tè si possono creare prodotti di bellezza unici. Teaology è una linea di cosmetici di lusso realizzati completamente senza acqua: la base dei prodotti è infatti il tè. Grazie alla esclusiva tecnologia “Tea infusion skincare” vengono prodotte specialità cosmetiche per viso e corpo che racchiudono tutti i potenti antiossidanti propri del tè. Un altro modo interessante ed efficace per volersi bene, una interpretazione quanto mai riuscita del benessere che il tè può dare.
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