C’è un piatto tipicamente asiatico, “padre” di moltissime pietanze che col tempo si sono differenziate per ingredienti e località geografica ma che hanno tutte la stessa cosa in comune: una pentola fumante da mettere al centro del tavolo. Si tratta dell’hot pot. A Milano, in Via Paolo Sarpi 8, potete provarlo al Little Lamb.
Di origine incerta, l’hot pot nasce secondo varie leggende in Mongolia. È infatti noto agli storici che i guerrieri mongoli erano soliti bollire gli ingredienti dei pasti nei loro elmetti; molte tribù nomadi non potevano infatti permettersi molti utensili per via dei continui spostamenti. Quando poi hanno adottato uno stile di vita più sedentario hanno cominciato ad utilizzare il pentolone da porre al centro del tavolo, davanti ai commensali. Questo modo di cucinare si è sviluppato nel nord della Cina durante la dinastia Tong (618–906 d.C.). Ogni regione iniziò in seguito a perfezionare la propria ricetta con diversi ingredienti. Durante la dinastia Quing (1644–1912) si è successivamente affermato come uno dei piatti caldi più popolari della Cina. Oggi, nelle case più moderne delle grandi città, l’hot pot viene realizzato usando piastre a induzione o fornelletti a gas. Nel 2001 Jiarong Yu scopre la formula della “fonduta mongola” in un ristorante di Batou City. Decide di renderlo un vero e proprio concept e nel 2003 la sua catena conta qualcosa come 200 franchising in tutta la Cina. Il nome “Little Lamb” diventa presto sinonimo di cibo autentico e gustoso. Quello che mangiate da Little Lamb è proprio il frutto della ricerca di questo metodo di cottura antichissimo.
Little Lamb pare sia conosciuto solo dai cinesi: il locale è infatti sempre pieno di soli asiatici. I camerieri (tutti cinesi) parlano un italiano perfetto e spiegano puntigliosamente come funziona la formula, consigliando i vari ingredienti (sul menù ce ne sono oltre cento) in base al gusto personale. Si comincia scegliendo il tipo di brodo in cui andranno cotte le pietanze: vi è carne di tutti i tipi tagliata sottilissima (manzo, pollo, agnello, pecora), pesce e frutti di mare, verdure, funghi, tofu, ravioli e spaghetti (da mangiare una volta terminati tutti gli ingredienti, una volta che il brodo è diventato saporito). Una volta cotte le pietanze, si passano in un intingolo che ciascun commensale può creare a suo piacimento scegliendo tra, per esempio, salsa di soia, cipollato, aglio, salsa piccante e salsa di ostriche. Vi è anche la possibilità di scegliere la carne al barbecue: in questo caso arriverà già cotta direttamente al tavolo.
Sicuramente è un locale adatto a una cena in compagnia, è una esperienza molto divertente e saporita. Io ci sono stata con la mia migliore amica: all’inizio eravamo molto impacciate, ma tra una risata e un consiglio da parte dello staff abbiamo passato una bellissima serata e abbiamo mangiato con gusto.
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