All'interno della stazione metropolitana di Porta Romana il 18 maggio ha aperto al posto dell'ex edicola un piccolo corner di caffè e snack take away che porta il nome di Kōhī Tokyo 1982.
Si tratta di una realtà tutta italiana ispirata ad un concept prettamente giapponese di caffè d'asporto metropolitano, ma che di fatto è solo una grande idea confusionaria. Vi spiego il perché.
In Giappone la cultura del caffè si è radicata negli ultimi anni in maniera esponenziale, soprattutto negli ultimi anni. Sono molteplici infatti le caffetterie, nate anche per un consumo veloce, che attirano una clientela sempre più diversificata grazie a delle proposte esclusive e una identità forte.
Questo non è però il caso di Kōhī Tokyo 1982, che di tutto questo retaggio nipponico ha preso solamente l'idea base, sviluppando poi uno spazio la cui identità lascia molto perplessi.
Gli ideatori sono soci della M&T, società di consulenza che ha affidato il progetto alla Augusto Contract.
La proposta dei caffè appare curata, vi è infatti la possibilità di ordinare la loro miscela esclusiva, il caffè estratto con filtro, espresso (la macchina è di La Marzocco) o quello "sempre pronto". Ciò che non si capisce è il perché i proprietari non vogliono svelare il nome della torrefazione, che a detta loro è italiana.
Si apre poi l'infelice parentesi del cibo (sempre da asporto), un miscuglio di proposte varie che riguardano gelati (Algida e Grom), il sushi di Kelly Deli, croissant, pain au chocolat e madelein (francesi), bretzel (tedeschi), focacce Senatore Cappelli e le onnipresenti pokè bowl, di cui onestamente non se ne può più.
Quindi, tirando le somme, cosa sei Kōhī Tokyo 1982? Sei giapponese? Italiano? A mio avviso sei l'ennesima trovata commerciale che cavalca una delle mode del momento, tanto è vero che si vocifera la volontà di aprire altri corner in città.
Per concludere, presto verrà ottimizzata un'app per prenotare il proprio ordine online e ritirarlo successivamente in negozio.
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