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Osaka

Presso Corso Garibaldi 68 vi è un ristorante autentico giapponese con una lunga ed importante storia. Punto di riferimento a Milano non soltanto per la genuinità dei piatti proposti, ma anche primo ristorante di ramen della città meneghina, Osaka è un locale con una forte caratterizzazione femminile.


Naoko Aoki è la proprietaria di Osaka. Figlia di insegnanti, si è laureata in lingua francese in Giappone. La sua avventura inizia a Parigi nel 1999 quando, non ancora trentenne, lavorava per una società che si occupa di import ed export di moda. La capitale francese era a quel tempo la principale piazza della cucina nipponica in Europa, una città dove era possibile gustare dell’ottimo ramen. Naoko San decide dunque di portare il ramen in Italia e sceglie Milano. Una scelta coraggiosa e difficile perché a quel tempo a Milano non esistevano ristoranti di ramen e la cucina giapponese era appannaggio di una clientela nipponica o di rari estimatori. Difatti, i ristoranti giapponesi erano pochissimi (tra i quali Tomoyoshi Endo e Poporoya). Numerose furono le difficoltà riscontrate i primi anni, la clientela italiana era molto diffidente, vi erano dei profondi e radicati pregiudizi nei confronti della cucina del Sol Levante, in particolare rispetto al pesce crudo (che da lì a poco sarebbe stato inserito nel menù). Naoko Aoki fu però supportata e incoraggiata dal proprietario del ristorante Osaka di Parigi (il quale, tra l’altro, fu anche suo socio fino al 2009, quando Naoko San rilevò il 100% delle quote): in questo modo riuscì a mantenere un elevato standard qualitativo del ristorante, ampliando il menù gradualmente.


Oggi Osaka è un punto di riferimento imprescindibile a Milano per gli amanti della vera cucina giapponese. Si differenzia per uno stile essenziale e tradizionale, dove lo staff femminile indossa il kimono e l’atmosfera ricorda l’eleganza nipponica di un tempo descritta nei romanzi dal fascino raffinato di Yukio Mishima. Apprezzato da una clientela sia nipponica che italiana, Osaka è socio dell’Airg (Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi). Molte cose sono infatti cambiate rispetto all’iniziale timore degli italiani nei confronti delle pietanze asiatiche: nonostante il preoccupante boom di ristoranti all you can eat, giovani e adulti vogliono imparare a riconoscere e apprezzare il gusto genuino della tradizione. E ciò stato possibile senza ombra di dubbio grazie all’esperienza e lo spiccato gusto estetico di Ikeda Osamu. Nato nel 1969 ad Akita, Ikeda San si diploma alla scuola di cucina nel 1987 e inizia a lavorare a Parigi al ristorante giapponese Benken presso il Nikko Hotel. Dal 1990 al 2001 lavora al ristorante Osaka di Parigi e successivamente si trasferisce a Milano. Il suo obiettivo è quello di restituire attraverso le sue creazioni il gusto autentico del Giappone per mezzo di ingredienti locali freschissimi acquistati quotidianamente, per far sentire i clienti come a casa. Ancora oggi è il capo cuoco di Osaka e lo si può vedere all’opera dietro al lungo banco sushi in legno insieme al collega sous chef Takimoto, che vanta un’esperienza ventennale nella città di Osaka.


Il menù è molto ampio e cambia due volte all’anno per garantire la stagionalità degli ingredienti. Quotidianamente viene presentato un menù del giorno, composto da set molto ricchi. A pranzo vengono proposti vari set di sushi e sashimi, tenpura, ramen e curry. Ma il vero spettacolo si svolge a cena. Pesce freschissimo e delizioso può essere ordinato in set di diverse qualità o direttamente alla carta, enorme è la quantità di piatti tradizionali tipici della tradizione washoku (“armonia del cibo”), molti dei quali davvero introvabili altrove. Non manca l’eccellente carne di wagyu (proposta anche come sukiyaki) e ovviamente il ramen. Ottimi anche i dolci e notevole la carta dei sakè.



© Cookingwiththehamster


Osaka cookingwiththehamster
Sushi set | © Cookingwiththehamster
Osaka cookingwiththehamster
Cirashi | © Cookingwiththehamster
Osaka cookingwiththehamster
Tuna maki | © Cookingwiththehamster




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