Oasi Giapponese è un ristorante abbastanza decentrato, aperto dal 2002 come take away e pasticceria wagashi (ovvero la pasticceria tradizionale giapponese). Inizialmente, infatti, il locale preparava le bento box per la scuola giapponese di Milano limitrofa, oltre che a occuparsi di catering.
In seguito alla ristrutturazione del 2007 Oasi Giapponese diventa un vero e proprio ristorante, con una sala da circa trenta posti e un arredamento molto kitsch: alle pareti troverete disegni tratti da Neon Genesis Evangelion e Saint Seya, così come una libreria piena di manga all'entrata. I proprietari sono originari di Osaka: la signora Oshima e il figlio Keita (vincitore del programma televisivo Cuochi d'Italia, condotto dallo chef Bruno Barbieri) sono simpatici e operosi, in prima linea in cucina. In sala lo staff è premuroso e cordiale. Insomma, qui è un po' come mangiare a casa propria, del resto anche il menù propone una serie di piatti prettamente casalinghi. Prendetevi tutto il tempo necessario perché il menù è una vera e propria enciclopedia della cucina nipponica. Qui troverete infatti tantissime preparazioni, alcune poco comuni proprio nella loro semplicità. Personalmente ho sorriso quando ho trovato l'omurice, ma poi mi sono accorta di quanti bambini giapponesi ci fossero al locale e quindi l'ho reputato consono. Per questo motivo vi consiglio di non optare per il sushi (la cui qualità qui ho trovato media anche se la scelta è davvero gargantuesca) ma andate dritti ai piatti caldi, caratteristici soprattutto di Osaka, vista la provenienza dei proprietari. Non lasciatevi sfuggire l'okonomiyaki (a mio avviso il più buono di Milano), assolutamente delizioso, ma anche i takoyaki e la superba anguilla su riso. Da leccarsi i baffi! Se siete amanti dei donburi qui troverete oyakodon e katsudon, insieme a tante altre preparazioni tradizionali come yakisoba, gyoza, yakitori e tempura. Da sottolineare l'ampia quantità di preparazioni vegetariane per chi non vuole mangiare carne e pesce. Come anticipato, Oasi Giappones nasce anche come pasticceria wagashi (tra l'altro è stata la prima in assoluto a Milano!), quindi guai a lasciarsi scappare la carta dei dolci, anch'essa molto variegata. Ho particolarmente apprezzato il taiyaki ripieno di anko (un solo morso e sarà come tornare in Giappone), ma ottimi sono anche tutti i dolci a base di tè matcha (come il matcha parfait o il dorayaki parfait) e i mochi, di cui segnalo l'ichigo daifuku e il sakura mochi (introvabile altrove). Magari non è il più romantico dei ristoranti, ma sicuramente è il posto giusto per una cena in compagnia in settimana, dove sentirsi coccolati in un ambiente disimpegnato. Oasi Giapponese è il ristorante dove gustare piatti tradizionali molto gustosi e abbondanti spendendo il giusto. E se non volete fermarvi a cena allora potete sempre optare per il take away, che negli anni è stato mantenuto.
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