Siamo onesti: se dovessimo mangiare asiatico in zona Duomo, quante scelte valide e interessanti avremmo? A mio avviso, purtroppo, molto poche. Il quartiere pullula infatti di ristoranti cari e spesso turistici.
Sotto i portici tra Duomo e San Babila, accanto alla celebre libreria Hoepli, c'è però una vetrina dove è possibile scorgere una signora sempre alle prese con la chiusura di ravioli freschi. Si tratta di un ristorante asiatico davanti al quale penso ognuno di noi è passato decine di volte ma non si è mai fermato, ovvero Pasta B.
La storia di questo locale risale al 1989, quando la famiglia Han ha aperto il primo ristorante specializzato in noodles e ravioli artigianali a Singapore, il Jing Hua Xiao Chi. La seconda generazione ha poi portato questo format in Occidente, aprendo a Milano e in altre città europee e sperimentando anche il fusion giapponese (Sushi B a Parigi oggi è un ristorante stellato).
Nella nostra città Pasta B si propone come ristorante di Singapore. Se già questo tipo di cucina è complessa per via delle numerose influenze che la caratterizzano, qui è possibile gustare una commistione di gusti ancora più curiosa: c'è un po' di Tailandia (troverete i noodles in stile pad thai), tantissima Cina e soprattutto Giappone nelle preparazioni e traduzione del menù. Sono rimasta infatti molto colpita una volta accomodata nel trovare le tipiche bacchette giapponesi (hashi) nella mise en place, così come il personale di sala totalmente giapponese.
Vi consiglio di prendere posto al banco che dà sulla cucina a vista (al piano interrato ci sono molti più posti, ma l'atmosfera è molto meno caratteristica).
Come suggerisce il nome del locale, la specialità è la pasta fresca fatta in casa. I noodles freschi sono proposti in brodo o saltati: tra questi ultimi segnalo quelli con verdure saltate e katsuobushi, i noodles Hokkien (con crostacei, calamari e lime fresco) e quelli con verdure, pollo marinato in salsa teriyaki e katsuobushi. Io ho provato quelli con ragù cinese di maiale con miso, germogli di soia, spinaci e cetrioli.
A mio avviso però i veri protagonisti qui sono i ravioli, preparati sia al vapore che alla piastra. Interessanti gli ingredienti, ma anche le tipologie di chiusura dei singoli ravioli, di cui si denota l'artigianalità. Tra quelli gustati, e che vi consiglio, i "Syorompo" con ripieno di maiale (se vi piacciono gli xiaolongbao questi fanno al caso vostro, ripieni di gustoso e grasso brodo caldo) e quelli alla piastra ripieni con cavolo cinese, erba cipollina, maiale, gambero e granchio.
Vi consiglio inoltre il mega gyoza farcito con cavolo cinese, erba cipollina, maiale, gambero e granchio fritto in olio profondo, una rivisitazione in formato extra del celebre raviolo giapponese qui proposto con pasta sottile e super croccante.
Tra i fuori menù, baozi con ripieno di carne di maiale, ramen ai frutti di mare e insalata (perfetta per chi è vegano o vegetariano).
Come dolce tiramisù al tè verde o polpette dolci al sesamo. Da bere birra e tè giapponesi (verde e oolong).
Come si mangia da Pasta B? Bene e in porzioni corrette. Tutte le preparazioni sono sì sfiziose ma al contempo estremamente delicate. Non aspettatevi di trovare una cucina carica di sapori forti o piccante, qui è tutto calcolato per risultare saporito ma mai invasivo. Per questo motivo trovo che questo locale sia perfetto per una pausa pranzo veloce e leggera (data la posizione è infatti preso d'assalto da impiegati e turisti). Fortunatamente è aperto con orario continuato, quindi se volete provarlo senza fretta potete tranquillamente evitare la ressa dell'orario di punta.
Il personale è molto gentile e cordiale, l'ambiente è accogliente e il conto finale, a mio avviso, non è particolarmente esoso se si conta di trovarsi alle spalle del Duomo e di stare mangiando delle preparazioni fresche e fatte a mano al momento sotto i vostri occhi.
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