Amanti del buon ramen, unitevi e festeggiate perché in città c'è nuovo locale dove gustarlo! In zona Isola sorge Masayume (letteralmente "sogno che si realizza"), ideato da Danilo Cucci dopo una lunghissima esperienza in ristoranti giapponesi tradizionali. Proprio lui vi accoglie calorosamente nel suo ristorante, dove lavora alacremente con uno staff innamorato della Terra del Sol Levante.
Il locale è intimo e raccolto e vanta ben 25 posti a sedere (in questo periodo è stato inoltre disposto un dehor per chi non vuole o non può mangiare al chiuso) ed è tutto colorato, con un appeal metropolitano, con luci, neon, oggetti folkloristici nipponici e schermi, oltre a un bagno ricco di dettagli alle pareti.
La cucina è a vista ed è capitanata da Filippo Caldarella.
Il menù è molto dettagliato, ma se non siete dei nippofili incalliti come la sottoscritta non preoccupatevi: in ogni pagina troverete un piccolo glossario che vi permetterà di destreggiarvi tra preparazioni e ingredienti sconosciuti.
Masayume porta il sottotitolo di "izakaya vibes" (la taverna giapponese dove si beve alcol accompagnato da piccole preparazioni) e infatti ricalca l'atmosfera notturna e nascosta di Shinjuku. E' un locale urbano dove il vero protagonista è il ramen che viene preparato proprio come in alcune di queste taverne.
I ramen che troverete in menù sono: shio (brodo tori paitan, shio tare alle vongole, olio al cipollotto e zenzero, noodles freschi piatti, spinaci, menma marinato, ajitama, chashu), shoyu (brodo tori paitan, shoyu tare, olio al niboshi, noodles freschi piatti, ajitama, mizuna, chashu), tantamen (brodo tori paitan, tare al sesamo bianco, olio Sichuan, rayu piccante, noodles arricciati, ajitama, pak choi, nikumiso), masamen (noodles arricciati da mixare con salsa al miso piccante, uovo onsen, nikumiso, mizuna, rayu piccante) e veggy masamen (noodles arricciati da mizare con salsa al miso piccante, pomodoro arrosto, uovo onsen, alga nori, tenkasu). Per tutti i tipi di ramen c'è la possibilità di aggiungere extra topping.
Tra quelli elencati ho gustato lo shio e il tantamen. Che dire? Semplicemente ottimi entrambi. Il brodo era decisamente denso, morbido e saporito. Non a caso cuoce per ben 10 ore!
Al momento non sono previsti brodi a base di maiale, ma vi assicuro che quello di pollo è eccellente, così come il resto delle guarnizioni: il chashu, ad esempio, è delizioso - viene cotto per dieci ore sottovuoto e poi spurgato, per un totale di 24 ore di preparazione. I noodles sono alcalini e provengono dal Giappone, e quasi tutti gli ingredienti non sono industriali, compresa la salsa di soia.
Il risultato è decisamente bello, ma anche molto buono: ogni ciotola racchiude tutto l'amore per il Giappone di Danilo e Filippo. La sorpresa più gradita? Il calore. Questo ramen non è semplicemente caldo, ma bollente! Quando ho sentito la ciotola incandescente tra le mani mi sono commossa: finalmente un posto dove il ramen viene servito alla corretta temperatura e non è tiepido. Proprio come in Giappone.
Il resto del menù prevede alcuni extra (tra cui gli ottimi edamame al tartufo, il bao con kakuni di guancia di maiale, uno speciale cirashi e il chashu don), quattro diverse tipologie di gyoza (io ho ovviamente provato gli original ripieni di carne di maiale e cotti alla piastra, accompagnati da una salsa ponzu con rayu piccante - vengono preparati e serviti con una crosticina alla base che li rende tanto autentici quanto gustosi) e gli handroll, una novità a Milano, un modo alternativo e sicuramente più elegante di gustare il temaki. Io ho provato il karai sake (con tartare di salmone, maionese al kimchi e pasta kataifi) e il nikuage (con alga nori fritta con il panko, nikumiso e maionese al kimchi), entrambi sfiziosi e perfetti come stuzzichino da accompagnare con una birra fresca giapponese o un calice di sakè - la cui scelta spero diventerà ampia, diamo tempo al tempo.
Non mancano i dolci: tiramisù classico o al matcha e cheesecake ai fiori di ciliegio.
Masayume è un locale giovane, dinamico, fatto di persone entusiaste e che vogliono trasmettere tutta la loro passione attraverso i loro piatti. E' il posto perfetto per un pasto veloce, una cena informale in compagnia o magari anche da soli: il bancone è il posto più adatto per perdersi mentre si guardano i cuochi all'opera.
Si mangia bene e si spende il giusto, cos'altro aggiungere? Andate a provarlo!
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