Genova è il capoluogo della regione Liguria, una città portuale celebre per il commercio marittimo nell'arco di molti secoli. Parte del suo centro storico è compreso tra i siti Patrimonio mondiale dell'umanità tutelati dall'UNESCO, i suoi vicoli (o meglio, caruggi) sono caratteristici e ricchi di storia.
Genova è conosciuta in tutto il mondo per alcune specialità davvero uniche (come il pesto o la focaccia), ma in tempi davvero recenti si sta aprendo alla gastronomia asiatica con qualche apertura interessante.
Ecco quindi dove mangiare asiatico a Genova.
Ravioli orientali
A pochi passi dal porto c'è Ravioli orientali, un piccolo locale che propone ravioli cinesi freschi fatti a mano, perfetti per una pausa pranzo veloce o una merenda salata (da mangiare passeggiando, all'interno lo spazio è davvero limitato) oppure da portar via - in pieno stile street food.
Potete gustarne di tutti i tipi e colori: classici, calamari, verdure, in pasta cristallo con gamberi, carne o misto mare.
Tamashi ramen
Si tratta del primo izakaya di Genova e della Liguria in assoluto, specializzato in ramen. In cucina, chef Daichi Italo Shukuya, già in Italia da quindici anni. L'ambiente è molto caratteristico e curato fin dall'entrata, dove si possono vedere le tipiche lanterne rosse delle taverne giapponesi e il noren. All'interno è stato ricreato uno yokocho (ovvero un tipico vicolo giapponese, dove sono presenti appunto le tipiche taverne) con lunghi cavi elettrici, insegne pubblicitarie, volantini, ninnoli e luci. Il risultato è davvero molto bello e l'atmosfera accogliente. Lo staff di sala è italiano, spiega il menù a tutti i nuovi clienti, è gentile sebbene molto poco incline a ricevere suggerimenti o commenti.
Per iniziare è possibile ordinare qualche piccolo piatto del menù della sezione "izakaya", tra i quali classic fried gyoza (che purtroppo non sono classici, ma cotti in olio profondo: risultano duri e dal colore anemico, senza la gustosa parte croccante alla base che solitamente li connota), gamberi pepe e yuzu (affogati in una salsa bianca e gelida, che letteralmente tramortisce il palato) e takoyaki (questi invece buoni, caldi e cremosi all'interno).
Qui ovviamente il piatto forte è il ramen. Io ho provato lo spicy tantanmen e il gyokai tonkotsu (classico brodo tonkotsu cotto per otto ore, con l'aggiunta di pesce): entrambi molto buoni, la porzione un poco piccola, ma sicuramente realizzati con criterio, saporiti e con le giuste guarnizioni.
Per terminare, il dolce: tounyu purin (classico budino giapponese con soia tostata e sciroppo allo zucchero nero di Okinawa, delizioso) e anmitsu (direi simile all'originale giapponese, ma comunque gradevole).
Oltre ai piatti elencati, in menù potete trovare altre specialità come i donburi, chashu e anche kimchi. Il conto finale è nella media dei locali che propongono questo tipo di cucina ed è caldamente consigliata la prenotazione.
