All’Alzaia Naviglio Grande 56 a ottobre 2018 è comparso un locale enigmatico. Una sera d’inverno vi sono passata davanti e sono stata colpita dall’estetica estremamente minimalista e ricercata dietro una grande vetrata trasparente. Accanto alla porta d’ingresso, un cartello scritto a mano che riportava “Cucina cantonese”. I piatti fotografati esposti non li avevo mai visti prima. Non avevo la più pallida idea di cosa servisse quel locale e così sono entrata da A.N.G.56.
Pareti bianche, qualche pianta qua e là, installazioni che ricordano in un certo senso l’architettura industriale, ma anche specchi e musica straniante. Qi Zhang (potrebbe essere una musa di John Galliano per Maison Margiela scoperta a Canton) mi porta il menù e scopro che qui fanno solamente i cheung fun. Si tratta di un piatto tradizionale della città Guangdong, largamente presente a Hong Kong, realizzato con crema di riso e acqua. Questo composto viene posto all’interno di uno speciale macchinario a cassetti in bambù che produce vapore in modo che si formi una sfoglia compatta che viene arrotolata e condita con vari ingredienti (carne di manzo, maiale, gamberi o a volte verdure). Qui vengono proposte anche delle rivisitazioni più moderne. C’è anche un menù speciale del giorno. Tra le bevande, invece, vi sono tè ai fiori cinesi (freddo o caldo), milk tea e birra. Come dolce vi è una sorta di zuppa al latte di cocco, gelatine al matcha, azuki e riso nero glutinoso.
Questo locale mi ha intrigato così tanto che ho avuto in seguito l’occasione di incontrare i proprietari, tre ragazzi cinesi gentilissimi e molto disponibili coi quali mi sono intrattenuta a lungo in una stimolante conversazione. Loro sono Yuli Li, Dong Huo e Qi Zhang. Sono tre amici che dopo una laurea alla Marangoni di Milano in fashion design hanno deciso di cimentarsi in un progetto molto ambizioso di fashion food. Dopo cinque anni a Milano hanno quindi investito in qualcosa di nuovo, sfruttando un tipo di cucina sconosciuto anche a molti loro conterranei. Yuli Li infatti mi spiega:
La Cina è un territorio immenso. I miei colleghi sono di Canton, ma io no. Come molti clienti italiani, io non avevo mai mangiato i cheung fun prima perché non erano della mia zona di origine. Poi ho studiato come farli. Qi Zhang è tornata a casa per imparare alla perfezione questo piatto e quando è tornata in Italia ha portato con sé i macchinari per realizzare i cheung fun, perché qui non esiste niente del genere.
Il loro gusto estetico è davvero lampante nella scelta dell’arredamento e dell’abbigliamento dei tre proprietari. L’ambiente è fresco, giovane e ricercato. Hanno fatto tutto con le loro mani e anche il lavoro in cucina ed il servizio in sala è completamente gestito in proprio. A.N.G.56 è una fucina in divenire. In meno di un anno si sta sviluppando velocemente e si sta ancora sviluppando in meglio. Quando i tempi saranno maturi verranno esposte anche creazioni personali. Un nuovo modo di intendere la cucina a Milano che a me, onestamente, è piaciuta tantissimo. I piatti sono veramente buoni e gustosi e i presupposti per qualcosa di ancora più intrigante ed interessante ci sono tutti.
📍 Alzaia Naviglio Grande 56, Milano 📞 +39 392 343 0602 💰 $
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